UNDER 12 GIRONE D- 07/12/2013: RINASCITA VOLLEY - US SANCAT 0 - 3
09-12-2013 12:06 - UNDER 12

Brutta battuta d´arresto per la nostra under 12, che niente prova a fare per ostacolare la grintosa formazione del Sancat.
Le nostre atlete arrivano tranquille in palestra, consapevoli che la partita sarà dura, ma anche forti del risultato della partita di andata, che ci aveva viste vittoriose per 2-1.
Ma niente è mai scontato, soprattutto in under 12, le partite possono diventare impossibili con qualsiasi squadra se non si inizia con il piede giusto.
Così è stato per noi, arriviamo in palestra e sembra di assistere alla finale di Coppa Campioni, per come il pubblico della Sancat stava addobbando la nostra palestra. Trombe, piatti, sonagli pon pon e striscioni ci hanno accompagnato per tutta la partita senza mai arrestarsi anche nei momenti di gioco e di battuta, dove si sa la concentrazione richiesta è sempre massima. Questo ha portato la nostra squadra ad abbandonare il terreno di gioco fin dalle prime azioni; non avevano mai giocato con così tanta confusione e questo le ha bloccate completamente. Battute sbagliate, appoggi e ricezioni con bagher orribili hanno fatto il resto, senza permettere il gioco tecnico che generalmente mostriamo. La squadra avversaria di contro, sembrava invincibile, non cadeva una palla e gli attacchi miracolosamente diventavano fortissimi ed efficaci. (cosa non fa a questa età iniziare bene una partita, poi entra tutto e non si sbaglia più nulla).
Faccio i miei complimenti al Sancat che credo abbia fatto la partita dell´anno, soprattutto alla giocatrice N°9 di indubbie capacità tecniche.
Invece non posso che essere rammaricata con la mia squadra, che si è fatta sfuggire il rpimo posto, non perché più debole, ma semplicemente per non avere giocato. Dobbiamo imparare a giocare in qualsiasi situazione ci troviamo: col freddo, col troppo caldo, con la luce negli occhi o, come in questo caso, con un tifo da stadio che non ci ha abbandonate mai. Il pubblico d´ora in avanti ci sarà sempre, dobbiamo imparare a giocare lo stesso, senza nascondersi dietro alla confusione o a quant´altro. Solo quando impareremo questo riusciremo a giocare sempre ai nostri livelli, solo quando non ci butteremo giù alla prima palla sbagliata, solo quando non smetteremo nelle difficoltà a disunirsi in campo diventeremo una squadra forte in ogni senso.
E adesso forza dimentichiamo la brutta figura e prepariamoci per la prossima partita che sarà ancora più difficile per il buon livello tecnico della squadra avversaria.
Le nostre atlete arrivano tranquille in palestra, consapevoli che la partita sarà dura, ma anche forti del risultato della partita di andata, che ci aveva viste vittoriose per 2-1.
Ma niente è mai scontato, soprattutto in under 12, le partite possono diventare impossibili con qualsiasi squadra se non si inizia con il piede giusto.
Così è stato per noi, arriviamo in palestra e sembra di assistere alla finale di Coppa Campioni, per come il pubblico della Sancat stava addobbando la nostra palestra. Trombe, piatti, sonagli pon pon e striscioni ci hanno accompagnato per tutta la partita senza mai arrestarsi anche nei momenti di gioco e di battuta, dove si sa la concentrazione richiesta è sempre massima. Questo ha portato la nostra squadra ad abbandonare il terreno di gioco fin dalle prime azioni; non avevano mai giocato con così tanta confusione e questo le ha bloccate completamente. Battute sbagliate, appoggi e ricezioni con bagher orribili hanno fatto il resto, senza permettere il gioco tecnico che generalmente mostriamo. La squadra avversaria di contro, sembrava invincibile, non cadeva una palla e gli attacchi miracolosamente diventavano fortissimi ed efficaci. (cosa non fa a questa età iniziare bene una partita, poi entra tutto e non si sbaglia più nulla).
Faccio i miei complimenti al Sancat che credo abbia fatto la partita dell´anno, soprattutto alla giocatrice N°9 di indubbie capacità tecniche.
Invece non posso che essere rammaricata con la mia squadra, che si è fatta sfuggire il rpimo posto, non perché più debole, ma semplicemente per non avere giocato. Dobbiamo imparare a giocare in qualsiasi situazione ci troviamo: col freddo, col troppo caldo, con la luce negli occhi o, come in questo caso, con un tifo da stadio che non ci ha abbandonate mai. Il pubblico d´ora in avanti ci sarà sempre, dobbiamo imparare a giocare lo stesso, senza nascondersi dietro alla confusione o a quant´altro. Solo quando impareremo questo riusciremo a giocare sempre ai nostri livelli, solo quando non ci butteremo giù alla prima palla sbagliata, solo quando non smetteremo nelle difficoltà a disunirsi in campo diventeremo una squadra forte in ogni senso.
E adesso forza dimentichiamo la brutta figura e prepariamoci per la prossima partita che sarà ancora più difficile per il buon livello tecnico della squadra avversaria.