UNDER 13 02/12/2012: VARLUNGO VOLLEY - CALENZANO VOLLEY 2 - 1
03-12-2012 11:57 - UNDER 13 UISP

C´è un famoso e simpatico spot che ha come slogan quella che potrebbe apparire una domanda retorica: "ti piace vincere facile?"
Per la maggioranza delle persone la risposta sarebbe scontata e la domanda quindi retorica, ma le nostre bellissime ragazze, evidentemente, non amano la retorica, lo apprezziamo come una dote e lo terremo bene a mente per il futuro.
Lo slogan di cui sopra può essere preso come "leit motiv" dell´incontro di domenica al palazzetto Gramsci contro il Calenzano, abbiamo rischiato di perdere una partita vinta contro un avversario più che abbordabile.
Partenza quasi incredibile della nostra squadra: precisa, concentrata, efficace, giochiamo bene, accumuliamo subito un discreto vantaggio, andiamo avanti con parziali di 7-1; 10-3; 21-10, quando sembra che il set sia destinato ad essere chiuso con facilità ecco che sbandiamo un po´, soprattutto a causa di un po´ troppi attacchi sbagliati.
Le ragazze sull´onda dell´euforia osano e fanno bene, solo che a volte, per la frenesia di chiudere il punto, si dimenticano i fondamentali: nell´esercizio del volley è fondamentale saltare, e saltare bene; per effettuare una schiacciata bisogna partire dalla posizione giusta, col tempo e col piede giusto, poi SALTARE, e chiudere il colpo, se si effettua la sequenza nel modo corretto l´impatto col pallone diventa quasi un particolare secondario: la palla andrà di là in modo sicuramente efficace, se si pensa di arrivare sulla palla con le scorciatoie ne risulterà quasi sempre una "ciofeca".
Dopo 5-6 ciofeche ci decidiamo a chiudere il set: 25-20.
Secondo set decisamente scialbo, partiamo benino andiamo sul 4-0, la partita sembra destinata ad una rapida archiviazione ma piano piano le ragazze si disuniscono, cominciamo a sbagliare troppe ricezioni, gli attacchi sono molto meno efficaci, la grinta è rimasta in panchina.
Il Calenzano mette la freccia, segna un parziale di 7 a 0, ci supera e non lascia più la testa, ci restituisce il 20-25 del primo set.
Terzo set, la nostra squadra è irriconoscibile, fallosissima e con poco mordente, il Calenzano va in vantaggio, prende il largo, ogni volta che sembriamo iniziare la rimonta commettiamo qualche errore marchiano che restituisce il servizio alle avversarie, andiamo avanti così fino al 15 a 20, quando ormai sembra che siamo riusciti nell´impresa di perdere una partita che sembrava senza storia ecco la svolta: il Varlungo si ricompatta, si percepisce un altro clima in campo, le ragazze tirano fuori le unghie ricominciamo a ricevere e ad appoggiare come si deve, gli attacchi tornano ad essere efficaci, si respira aria di rimonta, ma soprattutto si respira tanto, l´adrenalina ci è entrata in circolo, ci troviamo a seguire i punti prima col fiato sospeso, poi col fiatone.
La rimonta si completa, agganciamo il Calenzano sul 21 pari, ma siamo consapevoli che non c´è più storia, la nostra squadra ha un altro passo, il tempo di un altro errore sul 24 a 23, un´altra pompata di adrenalina e chiudiamo il set 25 a 23.
Siamo grati alle nostre atlete per le emozioni che ci sanno trasmettere, ma l´adrenalina è un ormone che provoca aumento del ritmo cardiaco, attraverso un aumento della frequenza e della forza di contrazione dei ventricoli, broncodilatazione e aumento della pressione sanguigna, alcuni di noi non sono più così "verdi" e poi la retorica non ci dispiace così tanto, quindi un appello: quando si può, come domenica, cerchiamo di vincere facile!!
Da segnalare l´atteggiamento di Eleonora Morfini, esce in lacrime dopo un primo set non esaltante, secondo set in panchina con piccola seduta di psicoterapia a cura della coach Barbara.
Dopo un secondo set da dimenticare la coach chiama le ragazze per stendere la formazione che dovrà affrontare il terzo set, chiede a chiare lettere: "chi se la sente? Ho bisogno di qualcuna che abbia voglia di spaccare il mondo, chi si fa avanti?" nel silenzio Eleonora alza la manina e con un filo di voce dice: "Barbara io..."
Eleonora torna in campo e ci mette tanta grinta, con risultati decisamente diversi da quelli dell primo set, insieme all´autorevolezza del nostro capitano Chiara Baggiani e alla splendido agonismo di Lucrezia Labardi, che da sola vale 4-5 punti a set, sono le cose che vorremmo sempre vedere: la voglia di spaccare tutto, che invece, aldilà dell´urlo di inizio partita, è ancora carente in molte delle nostre ragazze.
Prendiamoci questa vittoria e speriamo che gli esempi citati sappiano fare da traino per tutto il gruppo.
Per la maggioranza delle persone la risposta sarebbe scontata e la domanda quindi retorica, ma le nostre bellissime ragazze, evidentemente, non amano la retorica, lo apprezziamo come una dote e lo terremo bene a mente per il futuro.
Lo slogan di cui sopra può essere preso come "leit motiv" dell´incontro di domenica al palazzetto Gramsci contro il Calenzano, abbiamo rischiato di perdere una partita vinta contro un avversario più che abbordabile.
Partenza quasi incredibile della nostra squadra: precisa, concentrata, efficace, giochiamo bene, accumuliamo subito un discreto vantaggio, andiamo avanti con parziali di 7-1; 10-3; 21-10, quando sembra che il set sia destinato ad essere chiuso con facilità ecco che sbandiamo un po´, soprattutto a causa di un po´ troppi attacchi sbagliati.
Le ragazze sull´onda dell´euforia osano e fanno bene, solo che a volte, per la frenesia di chiudere il punto, si dimenticano i fondamentali: nell´esercizio del volley è fondamentale saltare, e saltare bene; per effettuare una schiacciata bisogna partire dalla posizione giusta, col tempo e col piede giusto, poi SALTARE, e chiudere il colpo, se si effettua la sequenza nel modo corretto l´impatto col pallone diventa quasi un particolare secondario: la palla andrà di là in modo sicuramente efficace, se si pensa di arrivare sulla palla con le scorciatoie ne risulterà quasi sempre una "ciofeca".
Dopo 5-6 ciofeche ci decidiamo a chiudere il set: 25-20.
Secondo set decisamente scialbo, partiamo benino andiamo sul 4-0, la partita sembra destinata ad una rapida archiviazione ma piano piano le ragazze si disuniscono, cominciamo a sbagliare troppe ricezioni, gli attacchi sono molto meno efficaci, la grinta è rimasta in panchina.
Il Calenzano mette la freccia, segna un parziale di 7 a 0, ci supera e non lascia più la testa, ci restituisce il 20-25 del primo set.
Terzo set, la nostra squadra è irriconoscibile, fallosissima e con poco mordente, il Calenzano va in vantaggio, prende il largo, ogni volta che sembriamo iniziare la rimonta commettiamo qualche errore marchiano che restituisce il servizio alle avversarie, andiamo avanti così fino al 15 a 20, quando ormai sembra che siamo riusciti nell´impresa di perdere una partita che sembrava senza storia ecco la svolta: il Varlungo si ricompatta, si percepisce un altro clima in campo, le ragazze tirano fuori le unghie ricominciamo a ricevere e ad appoggiare come si deve, gli attacchi tornano ad essere efficaci, si respira aria di rimonta, ma soprattutto si respira tanto, l´adrenalina ci è entrata in circolo, ci troviamo a seguire i punti prima col fiato sospeso, poi col fiatone.
La rimonta si completa, agganciamo il Calenzano sul 21 pari, ma siamo consapevoli che non c´è più storia, la nostra squadra ha un altro passo, il tempo di un altro errore sul 24 a 23, un´altra pompata di adrenalina e chiudiamo il set 25 a 23.
Siamo grati alle nostre atlete per le emozioni che ci sanno trasmettere, ma l´adrenalina è un ormone che provoca aumento del ritmo cardiaco, attraverso un aumento della frequenza e della forza di contrazione dei ventricoli, broncodilatazione e aumento della pressione sanguigna, alcuni di noi non sono più così "verdi" e poi la retorica non ci dispiace così tanto, quindi un appello: quando si può, come domenica, cerchiamo di vincere facile!!
Da segnalare l´atteggiamento di Eleonora Morfini, esce in lacrime dopo un primo set non esaltante, secondo set in panchina con piccola seduta di psicoterapia a cura della coach Barbara.
Dopo un secondo set da dimenticare la coach chiama le ragazze per stendere la formazione che dovrà affrontare il terzo set, chiede a chiare lettere: "chi se la sente? Ho bisogno di qualcuna che abbia voglia di spaccare il mondo, chi si fa avanti?" nel silenzio Eleonora alza la manina e con un filo di voce dice: "Barbara io..."
Eleonora torna in campo e ci mette tanta grinta, con risultati decisamente diversi da quelli dell primo set, insieme all´autorevolezza del nostro capitano Chiara Baggiani e alla splendido agonismo di Lucrezia Labardi, che da sola vale 4-5 punti a set, sono le cose che vorremmo sempre vedere: la voglia di spaccare tutto, che invece, aldilà dell´urlo di inizio partita, è ancora carente in molte delle nostre ragazze.
Prendiamoci questa vittoria e speriamo che gli esempi citati sappiano fare da traino per tutto il gruppo.