UNDER 15 GIRONE B - 15/10/2014 : VALDORNOINSIEME - RINASCITA VOLLEY 3 - 0
16-10-2014 12:43 - UNDER 15

Vista la prestazione della squadra under 15 di ieri sera contro Valdarno insieme preferisco che a parlare siano altri.
Riporto giusto come spunto di riflessione per tutti alcune parti di un´intervista all´allenatore Velasco
Della sua esperienza Velasco racconta: "Noi facciamo un lavoro particolare dove fare le cose bene non basta, dobbiamo farle meglio degli altri. Se, come successo a Barcellona, perdiamo per una palla all´ultimo set, noi abbiamo perso e pochi si ricordano se abbiamo perso per molto o per poco. Si ricordano che abbiamo perso ed è giusto così, lo sport è così. Ma la vita non è così, non è che se uno fa una palla meno di un altro allora è un perdente e a questo non ci dobbiamo credere. Io sono molto orgoglioso della squadra nazionale che ha vinto due Mondiali, due Europei, eccetera, ma sono molto orgoglioso anche della squadra che ha perso l´Olimpiade a Barcellona per un motivo: perché ha saputo perdere. Quando abbiamo perso non abbiamo detto ´è colpa dell´arbitro, siamo sfortunati, la federazione non ci ha appoggiato, è colpa di un giocatore, dell´allenatore, di un dirigente, e così via´. Abbiamo detto ´l´avversario è stato più forte di noi, punto e basta´. Noi abbiamo costruito una mentalità di squadra combattendo quello che abbiamo definito la cultura degli alibi. Che cos´è un alibi? È il tentativo di spiegare che non riesco a fare una cosa non perché ´io non ci riesco´, ma perché è una cosa che non posso controllare, è per colpa di un qualcosa che io non posso modificare".
E ancora: "L´alibi, oltre a distruggere l´armonia, impedisce di progredire, di imparare. E´ una situazione che nella mia esperienza ho trovato ovunque. L´errore segnala la necessità di apportare modifiche; la scusa, invece, impedisce di mettere in moto delle risorse che, a volte, non si sa neppure di avere. Noi non siamo la squadra dei sogni, ma la squadra che sogna. Sogna di vincere una Olimpiade e faremo di tutto per vincerla. Se non vinciamo non ci considereremo dei perdenti, sapremo però che abbiamo fallito un obiettivo e questo non significa che siamo i peggiori della storia. Saper perdere significa accettare di perdere. Vincere e perdere significa dunque capire che in una determinata situazione io, o la mia squadra, sono stato più bravo di qualcuno o meno bravo di qualcuno in una determinata cosa e non che sarò un vincente o un perdente in tutto e per sempre".
Quindi lavoro, lavoro, lavoro e ancora lavoro
Riporto giusto come spunto di riflessione per tutti alcune parti di un´intervista all´allenatore Velasco
Della sua esperienza Velasco racconta: "Noi facciamo un lavoro particolare dove fare le cose bene non basta, dobbiamo farle meglio degli altri. Se, come successo a Barcellona, perdiamo per una palla all´ultimo set, noi abbiamo perso e pochi si ricordano se abbiamo perso per molto o per poco. Si ricordano che abbiamo perso ed è giusto così, lo sport è così. Ma la vita non è così, non è che se uno fa una palla meno di un altro allora è un perdente e a questo non ci dobbiamo credere. Io sono molto orgoglioso della squadra nazionale che ha vinto due Mondiali, due Europei, eccetera, ma sono molto orgoglioso anche della squadra che ha perso l´Olimpiade a Barcellona per un motivo: perché ha saputo perdere. Quando abbiamo perso non abbiamo detto ´è colpa dell´arbitro, siamo sfortunati, la federazione non ci ha appoggiato, è colpa di un giocatore, dell´allenatore, di un dirigente, e così via´. Abbiamo detto ´l´avversario è stato più forte di noi, punto e basta´. Noi abbiamo costruito una mentalità di squadra combattendo quello che abbiamo definito la cultura degli alibi. Che cos´è un alibi? È il tentativo di spiegare che non riesco a fare una cosa non perché ´io non ci riesco´, ma perché è una cosa che non posso controllare, è per colpa di un qualcosa che io non posso modificare".
E ancora: "L´alibi, oltre a distruggere l´armonia, impedisce di progredire, di imparare. E´ una situazione che nella mia esperienza ho trovato ovunque. L´errore segnala la necessità di apportare modifiche; la scusa, invece, impedisce di mettere in moto delle risorse che, a volte, non si sa neppure di avere. Noi non siamo la squadra dei sogni, ma la squadra che sogna. Sogna di vincere una Olimpiade e faremo di tutto per vincerla. Se non vinciamo non ci considereremo dei perdenti, sapremo però che abbiamo fallito un obiettivo e questo non significa che siamo i peggiori della storia. Saper perdere significa accettare di perdere. Vincere e perdere significa dunque capire che in una determinata situazione io, o la mia squadra, sono stato più bravo di qualcuno o meno bravo di qualcuno in una determinata cosa e non che sarò un vincente o un perdente in tutto e per sempre".
Quindi lavoro, lavoro, lavoro e ancora lavoro