UNDER 16 GIRONE M - SALES VOLLEY - RINASCITA BLU 2 - 3
05-02-2016 13:13 - UNDER 16

Mercoledì serata di eventi: la partita delle nostre ragazze con la Sales, praticamente un derby, la Fiorentina gioca in casa e, quello più raro in queste stagioni impazzite, a Firenze piove!!
Siamo in trasferta a due passi da casa sul campo della palestra Fois, un campo ormai familiare, una palestra che, con quel soffitto a travi, ha un che di aulico rispetto alla media.
Abbiamo ancora negli occhi la spettacolare prestazione offerta dalla nostra squadra contro lo Scandicci capolista, la partita contro la Sales ha sempre un sapore particolare, ergo: gli stimoli e i buoni auspici non mancano . . . .non mancherebbero . . . .ma, ahinoi, si dissolveranno presto, più veloci di una scadenza di Equitalia.
Assistiamo ad un primo set segnato dagli errori, la nostra squadra appare superiore ma non riesce a dimostrarlo, il punteggio rimane in equilibrio fino al 16 pari quando riusciamo ad infilare una piccola serie di attacchi che ci da l’abbrivio giusto verso la conquista di un set abbastanza mesto: chiudiamo per 25 a 20.
L’abbrivio regge anche per l’avvio del secondo set (5-3; 11-8) ma il barlume di gioco intravisto ha vita breve, ricomincia il complimentoso scambio di errori: faccio un punto su un errore avversario? Ecco che mi premuro di restituirlo subito, le due squadre, troppo educate, continuano a tenersi a braccetto nel punteggio fino all’emblematico epilogo finale.
Siamo avanti per 24-21, non ci sembra carino chiudere così: servizio in rete! Rispondono subito le ragazze della Sales: servizio fuori! Andiamo sul 2 a 0.
Esiste un’affascinante teoria che viene applicata a molte discipline dalla fisica alla meteorologia, dalla geologia alla chimica: la teoria del caos, nel linguaggio comune viene spesso illustrata come un uragano che si è formato in centro America in seguito al battito d’ali di un farfalla che si trova in Oceania.
Non siamo in grado di analizzare una teoria così complessa, il fascino che trasmette è indubbio ma non solo quello, dopo mercoledì sera qualche dubbio nasce spontaneo.
Siamo al terzo set e la luce . . . .non si spenge ma quasi, non la luce agonistica che dovrebbe guidare le nostre atlete, proprio la luce fisica, l’illuminazione si riduce ad una penombra che insieme al soffitto a travi fa molto “ambient”, peccato che in sottofondo non c’è la tromba di Chet Baker ma un paio di martellanti tamburini da stadio, la Fiorentina sta vincendo e le nostre ragazze pure , siamo 2 a 0 in vantaggio per 20-18 ed ecco che forse arriva l’effetto del battito d’ali: la nostra squadra comincia a sbandare paurosamente, perde il set con un incredibile errore in palleggio (24-26), torna la luce, cala la temperatura e il Carpi (avversario della Fiorentina) pareggia!
Niente di compromesso! Pensiamo, fino a quando non ammiriamo uno dei più brutti set della storia della nostra squadra che letteralmente non ne indovina più una.
Andiamo pesantemente sotto (1-7) e ci restiamo (13-22), non ci riesce più niente: un horror volley show difficile da imitare, le ragazze della Sales prendono fiducia e non sbagliano più niente, anche perché il negozio degli errori lo abbiamo svuotato noi, perdiamo il set per 17 a 25.
L’effetto caos termina, giochiamo un buon tie break vincendo il V° set, la luce regge e, all’ultimo tuffo, la Fiorentina vince.
Non sappiamo se la teoria di cui sopra abbia dei fondamenti ma forse aiuterebbe a giustificare alcune diaboliche congiunture, ma se troviamo quella farfallina . . . .
Siamo in trasferta a due passi da casa sul campo della palestra Fois, un campo ormai familiare, una palestra che, con quel soffitto a travi, ha un che di aulico rispetto alla media.
Abbiamo ancora negli occhi la spettacolare prestazione offerta dalla nostra squadra contro lo Scandicci capolista, la partita contro la Sales ha sempre un sapore particolare, ergo: gli stimoli e i buoni auspici non mancano . . . .non mancherebbero . . . .ma, ahinoi, si dissolveranno presto, più veloci di una scadenza di Equitalia.
Assistiamo ad un primo set segnato dagli errori, la nostra squadra appare superiore ma non riesce a dimostrarlo, il punteggio rimane in equilibrio fino al 16 pari quando riusciamo ad infilare una piccola serie di attacchi che ci da l’abbrivio giusto verso la conquista di un set abbastanza mesto: chiudiamo per 25 a 20.
L’abbrivio regge anche per l’avvio del secondo set (5-3; 11-8) ma il barlume di gioco intravisto ha vita breve, ricomincia il complimentoso scambio di errori: faccio un punto su un errore avversario? Ecco che mi premuro di restituirlo subito, le due squadre, troppo educate, continuano a tenersi a braccetto nel punteggio fino all’emblematico epilogo finale.
Siamo avanti per 24-21, non ci sembra carino chiudere così: servizio in rete! Rispondono subito le ragazze della Sales: servizio fuori! Andiamo sul 2 a 0.
Esiste un’affascinante teoria che viene applicata a molte discipline dalla fisica alla meteorologia, dalla geologia alla chimica: la teoria del caos, nel linguaggio comune viene spesso illustrata come un uragano che si è formato in centro America in seguito al battito d’ali di un farfalla che si trova in Oceania.
Non siamo in grado di analizzare una teoria così complessa, il fascino che trasmette è indubbio ma non solo quello, dopo mercoledì sera qualche dubbio nasce spontaneo.
Siamo al terzo set e la luce . . . .non si spenge ma quasi, non la luce agonistica che dovrebbe guidare le nostre atlete, proprio la luce fisica, l’illuminazione si riduce ad una penombra che insieme al soffitto a travi fa molto “ambient”, peccato che in sottofondo non c’è la tromba di Chet Baker ma un paio di martellanti tamburini da stadio, la Fiorentina sta vincendo e le nostre ragazze pure , siamo 2 a 0 in vantaggio per 20-18 ed ecco che forse arriva l’effetto del battito d’ali: la nostra squadra comincia a sbandare paurosamente, perde il set con un incredibile errore in palleggio (24-26), torna la luce, cala la temperatura e il Carpi (avversario della Fiorentina) pareggia!
Niente di compromesso! Pensiamo, fino a quando non ammiriamo uno dei più brutti set della storia della nostra squadra che letteralmente non ne indovina più una.
Andiamo pesantemente sotto (1-7) e ci restiamo (13-22), non ci riesce più niente: un horror volley show difficile da imitare, le ragazze della Sales prendono fiducia e non sbagliano più niente, anche perché il negozio degli errori lo abbiamo svuotato noi, perdiamo il set per 17 a 25.
L’effetto caos termina, giochiamo un buon tie break vincendo il V° set, la luce regge e, all’ultimo tuffo, la Fiorentina vince.
Non sappiamo se la teoria di cui sopra abbia dei fondamenti ma forse aiuterebbe a giustificare alcune diaboliche congiunture, ma se troviamo quella farfallina . . . .