Rinascita Volley 2-3 Pallavolo Scandicci SDB
25/23 22/25 24/26 25/23 8/15
Come era nella logica delle cose, la partita di sabato scorso è stata divertente ed appassionante. D’altra parte non poteva essere diversamente: troppo rilassata all’approccio della gara Scandicci (mentalmente condizionata dalla facile affermazione dell’andata), evidentemente più coesa e tecnicamente evoluta rispetto a 4 mesi fa la squadra di casa.
Abbastanza elementare il tema della gara: su ricezione ed appoggio perfetti gli attacchi dal centro di Scandicci sono stati di fatto impossibili da contenere; altrettanto netta è stata la superiorità delle ospiti su tutti i palloni che si trovavano ad essere contesi all’altezza della rete. Essenzialmente una pura questione di statura delle giocatrici. Via via che il pallone si staccava dalla rete, gli attaccanti esterni di Rinascita si facevano invece più efficaci di quelli della squadra ospite. Ciò, in virtù di una maggiore efficienza del sistema muro/difesa, oltre che per la bravura delle nostre attaccanti. In tale quadro, diventava ovviamente decisiva la capacità della squadra di casa di indurre una scarsa precisione nelle ricezioni e nelle difese di Scandicci. Ciò è riuscito a Rinascita per la gran parte della gara, così che l’accortezza tattica e la determinazione della squadra di casa hanno annullato il gap fisico.
Su questo tema si è dipanata la trama dei primi 4 set, tutti combattutissimi, che si sono chiusi sul filo di lana. La necessità di fare ricorso al set di spareggio è parsa quasi la logica conseguenza di un innegabile equilibrio. Per la verità, a parere di chi scrive, a Rinascita resta il rimpianto per un set point fallito al terzo set, quando su attacco da posto 2 il muro di Scandicci ha mandato la palla a cadere sulla riga esterna. Pochi centimetri che hanno deciso un set nel quale Scandicci aveva con pazienza e sofferenza recuperato uno svantaggio di 8 punti e la cui vittori avrebbe probabilmente dato a Rinascita uno slancio decisivo in chiave vittoria finale. Invece alla fine è stata Rinascita a mollare, quando si trovava in vantaggio all’inizio del tie-break. Un evidente calo di concentrazione, verosimilmente indotto da quello fisico, ha rotto l’equilibrio che Rinascita aveva costruito con intelligenza e spirito di abnegazione, permettendo così a Scandicci di iniziare a sfruttare tutto il proprio fronte di attacco e di sbaragliare in tal modo il nostro sistema difensivo.
Resta un dato di fatto: nei suoi incroci sinora disputati con le prime 3 squadre del girone, Rinascita per ben 3 volte su 4 è uscita sconfitta di misura. Ciò ci fa capire che la squadra dispone di individualità ampiamente all’altezza della categoria, ma evidentemente non ancora capaci di gestire da un punto di vista agonistico l’intera durata di una gara. Facile dunque immaginare che le preziose esperienze che questo gruppo si sta guadagnando in questa stagione ci consegneranno, arrivati a maggio, delle giocatrici migliori e più mature.
Per sabato prossimo, appuntamento a Pratovecchio-Stia, per la sfida di ritorno del sentitissimo “derby della Consuma”.
